Fotografare la Natura....luci, colori, ombre....
LE FOTO DEL MESE di MARZO 2024
Mesi precedenti
Calopteryx sp. ♂ appostato su di un ramo secco, poco distante dalla sponda del fiume Bidente, mentre vigila sulla deposizione delle uova che la ♀ sta portando avanti poco distante. Non sono tollerati altri ♂♂ nelle immediate vicinanze che potrebbero costringere ad una nuova copula la ♀ e conseguentemente fecondare loro le uova vanificando, con i loro geni, la prosecuzione della specie da parte del primo ♂..........
La fotografia naturalistica
Quanti fra coloro che sono, o sono stati, in possesso di una macchina fotografica, almeno una volta, non ne hanno rivolto l’obiettivo verso un fiore, un
mammifero, un uccello nel loro ambiente naturale.
L’impulso, che ha dato vita a questo gesto, è scaturito per le più svariate motivazioni o sentimenti che in quel momento hanno pervaso ciascuno di noi; di fatto, il soggetto naturalistico
fotografato ci ha particolarmente colpito, tanto da indurci a cercare di riprodurlo e fissarlo sulla pellicola per permetterci poi di ammirarlo in seguito, quando più ci sarebbe
piaciuto.
Ma quante sono poi le immagini così realizzate, con semplici macchine fotografiche dotate di obiettivo standard, che una volta sviluppate ci hanno completamente soddisfatto? Ben poche, e se poi
le andiamo a confrontare con quelle che spesso ci è capitato di ammirare su qualche rivista naturalistica, forse, ancora meno!
Ecco che allora in molti nasce il desiderio di perfezionare la tecnica fotografica, per fare ciò si deve, innanzi tutto, partire dall’attrezzatura che non dovrà necessariamente essere la più
sofisticata possibile, ma quanto meno sarà fondamentale possedere un corpo macchina reflex, mentre per gli obiettivi ci si doterà di quelli necessari per il tipo d’immagini che s’intenderanno
realizzare: grandangolo per fotografie d’ambiente, teleobiettivi di focale più o meno lunga, secondo la dimensione e la diffidenza dei soggetti che vorremmo immortalare, obiettivo macro con serie
di tubi di prolunga e flash per avvicinarsi al mondo del piccolo. Oltre all’attrezzatura è di grande importanza una buona conoscenza dei soggetti che intenderemo riprendere e del loro habitat,
senza cui difficilmente riusciremo a documentare quello che effettivamente ci interessa.
La passione e la sete di conoscenza sono poi le “molle” che permetteranno, nel tempo, di migliorare le immagini che immagazzineremo nel nostro archivio.
E’ ovvio che la qualità dell’immagine, per questo genere di fotografia, rappresenti un dogma e solo in casi eccezionali si possa trascurare. La luce, la nitidezza, l’inquadratura, la trasparenza,
la fedeltà dei colori, sono elementi che il fotografo deve saper cogliere ed ottimizzare in ogni fotogramma.
Spesso su alcune immagini fotografiche, particolarmente esaustive, il commento non è necessario tanto è vero che il lettore ne sorvola volutamente il passo che ne dà la descrizione
pedissequa.
L’immediatezza che dà la fotografia naturalistica fa sì che essa assurga ad un ruolo di primaria importanza, sia per le riviste di divulgazione del mondo naturale, che per le pubblicazioni a
carattere strettamente scientifico; infatti l’immagine consente al lettore di concentrarsi direttamente sul soggetto trattato, permettendo di coglierne le caratteristiche principali ed anche
eventuali sfumature.
Il successo che da oltre un secolo accompagna la rivista National Geographic si fonda proprio sul linguaggio universale della fotografia attraverso cui i fotografi della Society, da sempre, sanno
rendere vive le immagini delle esplorazioni che l’uomo fa sul, dentro e fuori dal mondo.
Un dato ormai certo è che l’incremento registrato, negli ultimi trent’anni, del numero delle riviste edite con l’intento di divulgare la conoscenza della natura, è direttamente proporzionale
all’aumentata sensibilità che ogni singolo uomo oggi ha nei confronti della natura stessa. Reciprocamente l’elevato numero di pubblicazioni ha favorito la diffusione capillare della cultura
naturalistica nella maggior parte della popolazione mondiale, e questo è vero progresso.
(Enrico Zappi)